Venice Masked
Architecture for the Human Space
on the occasion of
Venice Biennale of Architecture 2021
Former San Nicolò Convent of Venice Lido
ARCHITETTURA PER LO SPAZIO UMANO
in occasione della
Biennale DI ARCHITETTURA di venezia 2021
MONASTERO DI San Nicolò AL Lido DI VENEZIA
Photos by Quentin Fottrell, Elena Dijour, Yury Dmitrienko
Invitation
An Architectural Space can resonate with a multitude of frequencies, from the physical to metaphysical, sociological, and spiritual. This is the distinction between a building and architecture.
Architecture can be both the form and void spaces, each equally weighted and considered in relation to the inhabitation whether explicit, implicit, or virtual.
Public squares, ports, canals, basilicas, and many other public spaces share a connective relationship to one another that speaks to the underlying lineage of the city of Venice.
What questions arise from this? What is the position and significance of the public domain in the context of current Venetian society? How can architecture engage any of the current social structural shifts? Pandemic, remote working, social unrest: can architecture have a voice as part of this conversation?
Venice Masked is a curated exhibition to open a dialogue on the future of public space from a critical standpoint and re-imagine Venice’s immediate future.
We invite you to reinterpret the void starting preferably from a square (e.g., Saint Mark’s Square), a public building (for example the Ca’ Foscari university or a hotel), the water (the splendid grand canal), a bridge (Rialto Bridge), a church (Santa Maria Della Salute or one among the hundreds all around the city), the Arsenale (a complex of shipyards and armories, owned by the Serenissima Republic, responsible for the bulk of the Venetian Republic’s naval power), etc..
This call for entries is open to the Cooper Union senior students, members of the Cooper Union Alumni Association (CUAA) and italian architects. The work of the selected participants will be displayed during the exhibition in Venice and later in New York City (dates to be determined).
Invito
Uno spazio architettonico può risuonare con una moltitudine di frequenze che possono essere fisiche e metafisiche, sociologiche e anche spirituali. È in tutto ciò che risiede la differenza tra edificio e architettura.
L’architettura può definire sia la forma del contenuto che la forma degli spazi vuoti, entrambi in egual modo ponderati e considerati in relazione all’inurbamento, sia esso esplicito, implicito o virtuale.
Piazze, porti, canali, basiliche e molti altri spazi pubblici legati gli uni agli altri da una stretta connessione che parla dell’eredità storica della città di Venezia.
Da qui nascono delle domande: quali sono la posizione e il significato del demanio pubblico nel contesto dell’odierna società veneziana? Come può l’architettura coinvolgere questi cambiamenti strutturali della società contemporanea? Pandemia, lavoro a distanza, disordini sociali: può l’architettura avere una voce attiva in questo dialogo?
Venice Masked è una mostra curata che intende aprire una conversazione concreta sul futuro dello spazio pubblico da un punto di vista critico per reinventare l’immediato futuro di Venezia.
Vi invitiamo quindi a reinterpretare il tema del “vuoto” partendo preferibilmente da una piazza (ad esempio Piazza San Marco), da un edificio pubblico (ad esempio l’Università Ca’ Foscari o un albergo), l’acqua (lo splendido Canal Grande), un ponte (il Ponte Di Rialto), una chiesa (Santa Maria della Salute o una tra le centinaia sparse per la città), l’Arsenale (un complesso di cantieri navali e armerie, di proprietà della Serenissima, responsabile della Potenza Navale della Repubblica Veneziana), ecc.
Il bando di partecipazione è aperto agli studenti di livello superiore di the Cooper Union, ai membri di the Cooper Union Alumni Association (CUAA) e agli architetti italiani interessati. I progetti selezionati saranno esposti durante la mostra che sarà realizzata prima a Venezia e successivamente a New York City (date da definire).
Aldo Rossi, Il Teatro del Mondo, Sezioni, 1979 fotoincisione su carta MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, Collezione MAXXI Architettura Archivo Aldo Rossi
EXHIBIT PANEL DESCRIPTION
Freestanding panel system. Panels will be fabricated from standard steel pipe scaffolding, typical scaffolding used throughout building sites. Ropes are strung between the steel pipes. Scaffolding is easily available, and arrangements and possibilities are many. Scaffolding can be reused after the exhibition.
The reasoning of selected materials: Ropes are associated with Venetian sailing vessels and monk rope belts (monastery). Pipe scaffolding is a ubiquitous material, is omnipresent, and often no longer noticed.
DESCRIZIONE PANNELLO ESPOSITIVO
Sarà un sistema di pannelli autoportanti realizzati con tubi di acciaio standard tipici delle impalcature - le medesime impalcature impiegate nei ponteggi edilizi – con funi tese tra un tubo di acciaio e l’altro. L'impalcatura è di facile reperibilità, offre molteplici possibilità e modi d’uso e potrà poi essere riutilizzata dopo l’esposizione.
La scelta delle corde è dovuto al fatto che esse rimandano ai velieri veneziani e alle cinture di corda tipiche dei monaci di un monastero. I tubi delle impalcature invece, sono stati scelti in quanto materiali diffusi, onnipresenti e che, proprio per questo, spesso passano inosservati.
Photos by Donato Giacalone
Renderings by Giuseppe Piccolo
Exhibition
September 30 2023
November 26 2023
Esposizione
Settembre 30 2023
Novembre 26 2023